ANNO 14 n° 120
Peperino&Co.
La chiesa di S.Giovanni:
originale semplicità antica
di Andrea Bentivegna
28/11/2015 - 02:01

di Andrea Bentivegna

VITERBO - La chiesa di San Giovanni in Zoccoli, sull’odierna via Mazzini, è antichissima. Fu tra le prime costruite a Viterbo, almeno tra quelle giunte sino a noi. Osservandola oggi sorprende la sua austera semplicità dovuta al fatto che questa parrocchia non fu mai tra le più ricche ma ciò che per molti secoli deve esser stato considerato un limite diviene oggi, curiosamente, una qualità.

L’edificio attuale infatti ricalca quasi integralmente la costruzione originale che si può far risalire al XI secolo e ci offre oggi una testimonianza vibrante di come, a quel tempo, dovessero apparire la gran perte delle chiese viterbesi. Lo stesso Scriattoli del resto sottolinea questa particolarità nella sua “Viterbo Nei Suoi Monumenti” dove a questo proposito scrive: ''È questa la più singolare di tutte le chiese avendo essa serbato nella sua vita quasi millenaria quella rude e disadorna semplicità che sembra un immediato riflesso della vergine arte paleocristiana. L’architettura che è nel tempio schiettamente romanica dimenticò persino di diffondervi le sue fantasiose ornamentazioni''.

Questo edificio, spesso ignorato, è invece una vera e propria rarità che ha permesso agli storici di ricostruire con esattezza l’aspetto delle chiese di quel periodo rendendo possibile, tra l’altro, il restauro di altre chiese dello stesso periodo che altrove furono invece modificate riportandole queste all’originario aspetto seppur a scapito di un’altrettanto preziosa stratificazione.

La pianta è basata sul consueto schema a tre navate scandite da possenti colonne ma è senz’altro la facciata che merita le maggiori attenzioni. Qui risalta, tra i due possenti contrafforti ad arco, il cangiante rosone ''riccamente decorato alla maniera cosmatesca'' incorniciato tra le effigi dei quattro evangelisti. Si tratta di un manufatto preziosissimo, con pochi eguali, non solo a Viterbo e che rappresenta, di fatto, l’unica presumibile aggiunta che infatti contraddice la posata semplicità del resto.

Si è discusso inoltre negli anni su quale fosse l’origine dell’insolito appellativo ''in zoccoli''. Lo stesso Scriattoli immaginò che si trattasse di una storpiatura del sostantivo Cioccola che veniva usato per indicare la ciotola con la quale, secondo lo storico, veniva comunemente raffigurato San Giovanni Battista. Più verosimilmente è immaginabile che il termine si riferisca ad alcune, piccole, ciotole di ceramica che un tempo facevano parte del, seppur scarno, apparato decorativo della facciata.

Una piccola chiesa insomma quella di San Giovanni in grado di racchiudere, nella sua semplicità, la tradizione di una città intera quasi si trattasse di un reperto che, conservatosi intatto, ci appare oggi esattamente come lo osservavano i nostri concittadini un millennio fa.





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